Abbiamo seguito con attenzione il convegno sulla sanità svolto a Rieti il 29 Giugno.
In particolare, ha riscosso interesse il passaggio in cui si analizzano, in termini economici, gli effetti della concentrazione verso Roma degli investimenti sanitari.
Questo accentramento, comporta che una quota consistente delle tasse versate dai cittadini di Rieti come addizionale regionale IRPEF, ogni anno lascia il territorio provinciale e va a finanziare le politiche sanitarie accentrate su Roma (almeno 10 milioni su 36 complessivi). Si tratta di tasse per servizi che non vengono riversate sui territori.
Questa distorsione economica supporta in pieno le tesi sostenute da CIVITER riguardo la necessità, urgente, di un nuovo modello policentrico di amministrazione, in particolare nel Centro Italia. Come la provincia di Rieti, quelle di Viterbo e Terni, unitamente a Civitavecchia, vedono un drenaggio continuo di risorse verso i rispettivi capoluoghi di Regione, senza che ad esso corrisponda un pari livello di investimenti sul territorio.
Queste tesi sono state dettagliate, lo scorso Novembre, a Contigliano, in occasione del lancio della presentazione del “Manifesto per la rivoluzione costituzionale del Regionalismo”, in cui si illustrarono, tra l’altro, i motivi di fallimento del Regionalismo che, nato nel 1970, ha tradito le iniziali promesse di efficienza ed efficacia, per divenire uno strumento di accentramento intermedio di funzioni, con scopo di controllo politico delle comunità locali e a discapito e delle legittime aspirazioni di sviluppo e con limitazione delle funzioni assegnate dalla Costituzione.
Gli atti e il video del convegno sono consultabili sul sito di CIVITER all’indirizzo http://www.civiter.it/iniziative/
Saremo pronti a riprendere questi temi a breve.